Writer
Sono stato un bambino terribilmente timido e fin da quando ero piccolo avevo scoperto che, piuttosto che parlare, potevo comunicare più facilmente scrivendo ciò che pensavo.
Oggi sento di dover ringraziare “in primis” mio padre Romolo. Da lui ho imparato a scrivere nel modo più bello. Cioè ascoltandolo mentre mi parlava in un italiano perfetto. Mai un’espressione dialettale, mai un verbo o una parola fuori posto.
Poi ho avuto anche la fortuna di avere ottimi insegnanti e ora, fra tutti, mi fa piacere ricordare il compianto Prof. Carlo De Martis, mio insegnante di lettere al liceo e ispiratore di ciò che sono diventato oggi a distanza di oltre 40 anni
