Fervono a S. Anna i preparativi per il lancio della nuova iniziativa. «Avanti così, per tutta l’estate». Coinvolto l’intero comparto turistico-ricettivo.
Dal dopoguerra in poi, l’influenza americana e anglosassone in generale, si è fatta sentire in molti campi del nostro vivere quotidiano. Dalla politica, alla cultura, alla lingua, fino alla musica e agli stili di vita. Siamo riusciti a far nostre anche alcune feste tradizionali, che pure, non avrebbero dovuto appartenerci in nessun modo; come, ad esempio, la notte delle streghe di Halloween. Con perseveranza estrema, anno dopo anno, siamo persino arrivati a sostituire il nostro amato Gesù Bambino, con un vecchio panciuto in barba bianca e vestito rosso; meglio noto come Babbo Natale. Specialmente dagli “States”, abbiamo importato veramente di tutto; nel bene e nel male. Dalle tecnologie d’avanguardia, alle iniziative commerciali. Tra queste, spicca, quella che più di altre, negli ultimissimi anni, sta prendendo piede nel nostro Paese: il “Black Friday”
Nella tradizione a stelle e strisce, è il punto di partenza dello shopping Natalizio. Viene nella giornata successiva al “Giorno del Ringraziamento” e in questa occasione le grandi catene commerciali, offrono promozioni straordinarie con ribassi di prezzo veramente eccezionali; che però durano un solo giorno. Facile immaginare, cosa possa succedere in luoghi come New York, dove i clienti si mettono in fila davanti agli ingressi dei maggiori Grandi Magazzini, fin dalla notte precedente. Per tutta la giornata del Venerdi, le città sono completamente assediate da consumatori in cerca dei migliori affari. Traffico immobile; Centri Commerciali presi d’assalto; negozi costretti a scaglionare gli ingressi dei clienti. Impossibile, attraversare i centri cittadini per una qualsiasi altra necessità. Da qui, dallo stato di paralisi assoluta di intere contee, pare sia derivato, il nome di “Venerdi nero”.
Una ricorrenza, insomma, che ha il potere di rimpinguare in un solo giorno le casse di commercianti sfiancati da anni di crisi e stagnazione economica. Un qualcosa che, di questi tempi, desta notevole interesse in larga parte del mondo Occidentale e che anche Alghero, ha voluto sperimentare. E se, la tendenza all’Americanizzazione, come visto, pare essere un dato di fatto; ce n’è un altro, con cui dobbiamo, nostro malgrado, fare i conti. Riguarda la cattiva abitudine di utilizzare termini anglosassoni per definire cose o situazioni comuni; pur senza, a volte, comprenderne il reale significato. Vero è, che rispetto ai nostri colleghi Europei, statistiche alla mano, dimostriamo di essere un popolo abbastanza pigro nei confronti dello studio delle altre lingue. Anche l’Inglese; che pur riconosciamo come lingua universale. Ed è forse questo, il motivo che ci spinge, più di altri, ad infarcire i nostri discorsi, di vocaboli così poco familiari.
Va da se, tuttavia, che spesso, non conoscendo bene il reale significato di certe parole, le utilizziamo impropriamente, esponendoci a clamorosi fraintendimenti. Ciò che, probabilmente, è accaduto ad Alghero, immaginiamo; quando, per l’appunto, nel tentativo di mutuare l’iniziativa Americana del “Black Friday”, la nostra amministrazione cittadina, ha dato il via alla “Black Summer”. Ovverosia: “l’Estate Nera”. Troppo poco, d’altro canto, un solo giorno, per risollevare un’economia cittadina arrivata allo stremo delle forze. E seppur vittima di una mancata comprensione del reale obiettivo da perseguire, la manifestazione, ha saputo mantenere gran parte della sua efficacia.
Iniziativa lodevole, quindi, con luci che si spengono sui Bastioni; aerei che smettono di volare; tavolini che spariscono dagli angoli più suggestivi; nessun evento di rilievo, lungo tutto il periodo; repressione massima sugli imprenditori turistici; un po’ di liquami in mare; rallentamento nell’opera di smaltimento dei rifiuti urbani e così via. Il tentativo, è stato quello di emulare il risultato a stelle e strisce, provocando la completa paralisi della città. E dobbiamo dare atto che, pur facendo confusione sul significato ultimo, questa volta, la nostra amministrazione ha centrato tutti gli obiettivi. Paralisi completa; città in ginocchio. Come dire: niente è impossibile.
Alghero Eco – 22 Giugno 2016
Antonello Bombagi © Tutti i diritti riservati